La Palermo letteraria: qualche romanzo per vivere la città anche a casa

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La Palermo letteraria: qualche romanzo per vivere la città anche a casa

Palermo letteraria e le sue atmosfere da romanzo

Una città come Palermo è difficile – se non impossibile – da comprendere se non vissuta intimamente e nel quotidiano. Lo sappiamo, però: in questi giorni di restrizioni, andare in giro per la città è l’ultima cosa da fare. O forse la penultima, perché l’ultima è fare i turisti. Restare a casa, però, non può comportare l’atrofia dell’immaginazione o della conoscenza. Ecco perché, in attesa che nei tempi più adeguati andare a zonzo per la nostra Palermo torni possibile, vi suggeriamo un modo alternativo per immergervi nelle atmosfere palermitane. Come? In un itinerario attraverso la Palermo letteraria, ovvero romanzi e scritti vari in cui la nostra città è ambientazione ed ispirazione!

Palermo letteraria, un mondo e un’atmosfera da romanzo

Iniziamo con una premessa: questa è una raccolta di suggerimenti che non comprende tutta la gamma di libri in cui Palermo è protagonista. Non troverete saggi storici né sociali, soltanto opere di fantasia (pura o ispirata a fatti reali). Il criterio di scelta è quello delle letture personali di chi scrive, quindi siate pronti a suggerirci voi qualche vostra lettura in cui la Palermo letteraria sia protagonista o perlomeno folgorante comparsa.

La triade delle citazioni da Palermitano fiero

Chi non ha sbandierato nei social il proprio orgoglio palermitano appellandosi almeno una volta all’omaggio di uno a caso fra la triade Goethe – Freud – Kundera? Iniziamo il tour, anzi il grand tour, nella Palermo letteraria con Johann Goethe (Viaggio in Sicilia, 1787). Quello fra il Tedesco e Palermo è un colpo di fulmine, una passione che si declina in estasiate parole, visioni e percezioni. Tutto di Palermo incanta Goethe, che racconta una Palermo da sogno, un condensato di bellezze sublimi. “Chi lo ha visto una volta, non può fare a meno di ricordarlo per tutta la sua vita”. Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, è sulla stessa linea., Così egli parla di una sua visita privata a Palermo: «Palermo è stata un’orgia inaudita, che non bisognerebbe concedere a sé soli. […] Non avevo ancora osservato tutto insieme tanto splendore di colori, tanti panorami, profumi e anche tanto benessere»

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Monte Pellegrino, il più bel Promontorio del mondo secondo Goethe ph ©Patrizia Grotta

In realtà, lo dice in una lettera alla moglie, ma potevamo tralasciare un tale complimento da un simile intenditore? Veniamo a Kundera e al suo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” (1968). Chi ha letto il libro sa che in realtà protagonista è la Praga comunista del XX secolo. Vogliamo, però, trascurare il peso specifico di una frase che si trova lì, in mezzo ad uno dei libri più nominati del secolo scorso? No! Ecco lo stralcio tanto citato: «Tra dieci giorni, se non hai niente in contrario, potremmo andare a Palermo» le disse. «Preferisco Ginevra» rispose lei (Bah… ndr). Stava in piedi davanti al cavalletto ed esaminava una tela iniziata. «Come puoi vivere senza conoscere Palermo?». Domanda che non riceve risposta, ma che rende la Palermo letteraria simbolo dell’essenza del romanzo: quella leggerezza che, sulla lunga, si trasforma in pesi da affrontare. Ogni Palermitano saprà dare un significato personale a questa frase.

Palermo letteraria nei classici dei Grandi

Pirandello e Sciascia: pilastri della letteratura siciliana, anzi no italiana. Non possono quindi mancare nel grand tour della Palermo letteraria. Luigi Pirandello usa Palermo come una sorta di oasi di pace per la protagonista di L’esclusa (1901; 1908). È qui, infatti, che la protagonista – Marta – trova una serena normalità dopo una giovane vita travagliata di accuse infondate, lutto, ingiustizie sociali. Palermo le offre finalmente un lavoro, nuove relazioni sociali prive dell’eredità del giudizio e la prepara al quasi riscatto finale. Non aggiungo altro, tranquilli: lo spirito di questo tour è dare ispirazioni, non certo spoiler! Ci porta altrove il nucleo narrativo di Porte aperte di Leonardo Sciascia (1987). Non un altrove geografico, poiché Palermo rimane protagonista, ma un altrove sociopolitico. Sciascia ci cala nella falsa tranquillità sociale del Fascismo, nella forza di un giudice che si oppone al Sistema, nel sempre attuale dibattito sull’insensatezza della pena capitale.

Nel cuore giallo della Palermo letteraria

Arriviamo alla Palermo letteraria odierna di Santo Piazzese. Piazzese tratta la città da protagonista, con la sua incomparabile allure. È palermitano, sa di cosa parla: il materiale dei suoi romanzi è di prima mano. La Palermo che racconta è fuori dagli abusati stereotipi di cui si nutre la narrazione di Sicilia. È una città dove le cose accadono pure senza chiamare in causa la “mafia”. Una sorta di illuminazione per le menti più rigide: si può raccontare della nostra città senza citare la Bestia per apparire impegnati. E si può farlo anche se si narra di delitti ed indagini! I romanzi sono: I delitti di via Medina-Sidonia (1996), La doppia vita di M. Laurent (1998) e Il soffio della valanga (2002). A chi scrive sono piaciuti, per la trama e i personaggi naturalmente, ma anche per la sensazione familiare di essere in un luogo noto e tra atmosfere care.

Palermo letteraria: i Beati Paoli di Natoli
Mistero e cavalieri con i Beati Paoli nei romanzi di Natoli ph ©Patrizia Grotta

La Palermo oscura e misteriosa

Chi scrive ha letto per la prima volta i Beati Paoli (1909-10) da bambina, nella versione a fumetti uscita col Giornale di Sicilia. Un canale diretto, visionario, che ha impresso nell’anima la passione per il mistero e la consapevolezza dell’invisibile. Invisibile nella Palermo letteraria, come anche – e soprattutto – nella Palermo in carne ossa e anima. Luigi Natoli è abile a creare quella miscela vincente di segreto, passione, umanità, eroismo, crudezza. Sa anche descrivere in pennellate precise e vivide la Palermo a cavallo fra XVII e XVIII secolo. Classificato come romanzo popolare, possiede impianto narrativo e caratterizzazione dei personaggi che nulla invidiano ad altri classici della letteratura italiana ed europea. Se non lo avete letto, fatelo! È un romanzo che non passa di moda e che, anzi, proprio per ciò che narra – e per come lo narra – è straordinariamente moderno. E, se non sarete sazi, esiste un seguito: Coriolano della Floresta.

La Palermo letteraria in versi eroici

Palermo letteraria: Guillaume De Palerne
Par Inconnu — L’Histoire du noble, preux et vaillant chevalier Guillaume de Palerne…, Rouen, Veuve Louis Costé, s.d. (Gallica), Domaine public

Lasciateci concludere questo tour attraverso la Palermo letteraria – per immaginare la nostra bella città mentre un po’ dobbiamo prenderne le distanze – con una curiosità. Il primo romanzo – in ordine cronologico – ambientato a Palermo di cui siamo a conoscenza è Guillaume de Palerne. Un poema francese fantastico eroico – sì, alla stregua dell’Orlando furioso! – che prende il via proprio dalla nostra città. Come l’Iliade e l’Odissea, ha autore sconosciuto, ma si pensa che sia stato scritto, fra il 1220 e il 1280, per il diletto della contessina Yolanda, figlia del conte delle Fiandre Baldovino IV. Narra del giovane Guillaume (Guglielmo), figlio del re di Sicilia e Puglia e nipote dell’imperatore di Grecia, messo in pericolo dall’avidità dello zio. Sul punto di essere ucciso viene salvato e allevato da un lupo mannaro, che in realtà è suo cugino Alfonzo – nonché figlio del re di Spagna.

Il romanzo, esistente in un solo manoscritto, racconta le avventure del protagonista, che da Palermo giunge – grazie alla cura del lupo mannaro – fino all’imperatore di Roma. Affronterà varie avversità e nemici, ma infine coronerà il suo sogno d’amore con Melior, la figlia dell’imperatore! Ah, e Alfonzo ritrova meritatamente la sua forma umana. Non conosciamo l’autore, come dicevo, ma una cosa è certa: chiunque fosse, era realmente stato a Palermo prima di creare il poema. Come lo sappiamo? Per l’accuratezza delle descrizioni! Insomma, è quasi superfluo dirlo, ma Palermo ha da sempre incantato la fantasia degli autori più svariati. E se noi le vogliamo bene e davvero vogliamo tornare a viverla, c’è un’unica cosa che dobbiamo fare: restare a casa e leggere di lei!

La Palermo letteraria: qualche romanzo per vivere la città anche a casa ultima modifica: 2020-04-08T12:11:00+02:00 da Patrizia Grotta

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