Due gioielli nascosti di Palermo: Villa Napoli e la piccola Cuba

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CULTURA EDIFICI STORICI

Due gioielli nascosti di Palermo: Villa Napoli e la piccola Cuba

Villa Napoli

Ogni prima domenica del mese si ha la possibilità di visitare gratuitamente monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato. Così ho scelto tra i vari luoghi in elenco della nostra Palermo, uno che non avevo mai visto ma che mi aveva sempre incuriosita passandovi davanti. Due in uno dei gioielli nascosti che hanno sempre destato il mio interesse: Villa Napoli e la piccola Cuba.

Cenni storici su Villa Napoli

Sita in Via Francesco Speciale (Corso Calatafimi), Villa Napoli originariamente era un complesso monumentale di origini normanne, appartenente all’antico parco reale del “Genoardo”. Un edificio-fortezza, detto Cuba Sottana, per distinguerlo dalle vicine Cuba Soprana e Piccola Cuba. Tra i secoli XVII e XVIII, viene modificato e trasformato in villa suburbana, a opera della famiglia Napoli (o Di Napoli), e vi viene inglobata la Cuba Soprana, di cui rimangono piccolissime tracce. Le volte del salone nobile e un’annessa piccola chiesa, dedicata a Santa Rosalia, vengono affrescate da Vito D’Anna. Nel 1991 la Regione Siciliana acquista il complesso e interviene con opere di restauro per il recupero delle strutture e del giardino. Terminato il lungo contenzioso che ha interessato l’intero spazio del giardino, occupato per oltre un decennio da un vivaio, si è potuta affrontare la manutenzione dell’agrumeto storico ed il riattamento del sistema originario d’irrigazione.

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Il giardino di Villa Napoli – da leviedeitesori.com

Un tesoro abbandonato

Tutto intorno abitazioni e strade trafficate, non ti aspetteresti mai un gioiello di origine normanna di tale fascino. Un percorso indietro nel tempo che ti fa immaginare di salire dal doppio scalone, non accessibile, per giungere al piano nobile della villa. Oppure di accedere all’interno del portone principale, visibile da Via Michele Titone, con i suoi decori in stile barocco. Una ex vasca di una fontana, priva di acqua, con i ponticelli e scivoli in legno e un ficus centenario accendono la fantasia di come potrebbe ritornare ad essere splendente. Nel 1921 la famiglia Napoli cede la villa allo Stato e la Regione Siciliana ne diventa proprietaria. Oggi però tutta la struttura continua ad essere lasciata all’incuria anche a causa di una controversia fra la Regione e un’altra comproprietaria, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. La Regione nel 2007 ha donato alla FOSS la Villa e questo “dono” impedisce la partecipazione a bandi pubblici.

Villa Napoli

Progetti e proposte per Villa Napoli

Numerosi gli eventi ospitati dalla Villa con grande consenso di pubblico. Dopo un sequestro preventivo nel 2010 e poi nel 2015 da parte dei vigili urbani del nucleo tutela patrimonio artistico, il progetto Memorie sceniche nel 2016 aveva tutte le buone intenzioni per far rianimare il complesso monumentale. L’idea era recuperare gli spazi pubblici non fruibili con la volontà di generare aree di aggregazione, di formazione, di informazione e di cultura. All’interno del piano, concerti, manifestazioni, ideazioni progettuali per l’arredo del giardino e anche L’orto a Villa di Napoli lo faccio io. Un orto didattico, curato dagli studenti del Convitto Nazionale Giovanni Falcone e dai bambini della scuola media Gramsci, per insegnare loro a riconoscere le piante e come coltivarle. Ma oggi di questo se ne ha solo un bellissimo ricordo che, purtroppo, non cambia la realtà. Una meraviglia abbandonata ma da visitare assolutamente.

La Piccola Cuba e gli altri gioielli da visitare

Percorrendo un piccolo viottolo del giardino, di proprietà della Regione Siciliana, si giunge alla piccola Cuba (o Cubola). Realizzata nel 1184 da architetti fatimidi è segno della perfezione dell’architettura musulmana in Sicilia. È un piccolo edificio di pianta quadrata sormontato da una cupola emisferica in stile arabo-normanno di tipico colore rosso. Utilizzato per il riposo del sovrano e dei suoi ospiti, situato dove un tempo scorrevano le acque che alimentavano il lago Alberira, è integrato nel giardino del Parco Genoardo (“paradiso in terra”), voluto dal re Guglielmo II di Sicilia. Nel giardino si gode dei frutti, delle piante, dei fiori, dei colori, si compongono e si recitano poesie, ma si discute anche di affari.

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La piccola Cuba (o Cubola) – da museoguide.it

Turisti nella propria città per scoprire i gioielli nascosti

Sul sito della Regione Siciliana, nella sezione dei BBCC, si trova l’elenco dei luoghi visitabili ogni prima domenica del mese. Tra i quali: il Museo di Palazzo Mirto, San Giovanni degli Eremiti, il Castello della Cuba, Il Castello a mare, la Real Casina alla Cinese, l’Oratorio dei Bianchi e l’area archeologica Villa Bonanno. Un’ottima occasione per essere turisti nella nostra meravigliosa città che ci fa scoprire sempre qualche gioiello nascosto, come Villa Napoli e la Piccola Cuba. Per il 2019 ancora quattro date: 1 settembre, 6 ottobre, 3 novembre e 1 dicembre.

Due gioielli nascosti di Palermo: Villa Napoli e la piccola Cuba ultima modifica: 2019-08-22T19:01:58+02:00 da Eleonora Di Trapani

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