La Laurea honoris causa in Teatro, Musica e Danza è stata conferita al maestro Mimmo Cuticchio. La sua opera (si legge tra le motivazioni) ha permesso di valorizzare la tradizione con nuovi linguaggi calati nell’attualità.
La laurea honoris causa a Mimmo Cuticchio
Si è svolta il 16 novembre la cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa al Maestro Mimmo Cuticchio all’interno del DAMS, nell’Aula Magna di Lettere, dall’Università di Roma Tre. La manifestazione è stata trasmessa anche in diretta streaming su Skype. Promotrice dell’iniziativa è stata la professoressa Valentina Venturini. A conferire il titolo il Rettore, Massimiliano Fiorucci. Tra i presenti alla cerimonia anche Laura Mattarella, figlia del presidente della Repubblica, e il portavoce del Quirinale, Giovanni Grasso. Il conferimento della laurea è avvenuto nell’ambito delle celebrazioni per il trentennale dell’ateneo romano.
Un prezioso riconoscimento che va ad aggiungersi ad altri e che celebra l’impegno, la dedizione e la passione della Famiglia Cuticchio da oltre sessant’anni.
Questa la motivazione della laurea: «Mimmo Cuticchio, coniugando mestiere e creazione, ha dato nuova vita ad antiche e nobili tradizioni, affermandosi quale maestro del teatro contemporaneo».
La lectio nella cerimonia della laurea
Il neo dottore ha tenuto una lectio sull’importanza del “cunto“, indossando le tradizionali toga nera e tocco, davanti alla platea di docenti attirati dal suo carisma e dalla sua bravura. Immancabile il ricordo del padre Giacomo, puparo “itinerante” per i paesini siciliani, con il suo teatrino mobile. Mimmo Cuticchio è moderno aedo e testimone di questa tradizione: egli porta avanti la memoria di questa forma di teatro popolare insieme all’arte del Cunto, una delle espressioni più autentiche e antiche della tradizione popolare siciliana, entrambe frutto dell’inventiva e della originalità degli abitanti dell’Isola.
Il maestro ha così risposto durante la cerimonia: “Io che sono un artigiano dello spettacolo e ho sempre raccontato il mio lavoro, adesso mi sento vestito da pupo“.
Oltre sessant’anni di attività e cinquantuno con la sua Compagnia Figli d’arte Cuticchio, riassunti in venti minuti in mezzo ad applausi e risate.
Al termine della cerimonia, presso il foyer dell’Aula Magna, è stata inaugurata la mostra fotografica dal titolo: “Fare i Pupi – il Maestro Mimmo Cuticchio all’opera” con immagini di Dilio Lambertini. La mostra resterà esposta sino al 25 novembre 2022.
Puparo, cantastorie e dottore
Mimmo Cuticchio è il più importante erede della tradizione dei cantastorie e dei pupari dell’Opera dei Pupi, maestro indiscusso del teatro contemporaneo e monumento vivente della città di Palermo. Mimmo ha fatto conoscere in Italia e nel mondo questa tradizione antica, ha portato il teatro dei pupi nelle scuole, nelle periferie, nelle strade. In tutti questi anni di attività, negli spettacoli proposti c’è la storia di Palermo, della Sicilia. Le marionette e i pupi non sono semplici giochi ma hanno un grande valore, una miniera di memorie e di vita.
Dietro i burattini c’è un mondo composito di tecniche e saperi. Il maestro Cuticchio ha arricchito il proprio repertorio, affiancandolo al classico, mantenendo le regole della tradizione (l’improvvisazione e la composizione) e tuttavia creando corrispondenze nuove, simmetrie, asimmetrie, contrasti e concordanze, sovrapposizioni di situazioni e personaggi creando qualcosa di unico, magico e suggestivo. Egli è narratore, personaggio e persona che vive in empatia con i suoi pupi e col pubblico.
Cuticchio oggi è anche dottore, laureato. Nella sua carriera è stato anche attore per registi del calibro di F. F. Coppola, Giuseppe Tornatore, Giovanna Taviani, Marco Risi, Emanuele Crialese, Giuseppe Ferrara.
Il riconoscimento a una mission
Un impegno che è una vera e propria mission morale che si è concretizzato con il Teatro dei Pupi Santa Rosalia. n via Bara all’Olivella. Qui si trovano anche il laboratorio, l’ufficio, lo studio, che è la casa/teatro. Nel 1977, il Maestro ha fondato l’associazione “Figli d’arte Cuticchio”, che si prefigge di salvaguardare l’arte dell’Opera dei Pupi.
La laurea honoris causa a Cuticchio è un giusto riconoscimento alla sua arte, alla sua maestria e bravura oltre al grande contributo da lui apportato nel panorama culturale nazionale e internazionale.
Viva Mimmo Cuticchio, re dei pupari, il poeta del cunto, orgoglio della Sicilia nel mondo!
