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L’arte dei vimini: curiosità attorno un angolo di mondo

L'arte dei vimini: angolo richiamante i mestieri d'una volta

L’arte dei vimini: angolo richiamante i mestieri d’una volta

Negli angoli più caratteristici della città italiane si possono trovare ancora persone che svolgono i mestieri d’un tempo, appresi o ereditati. Sono contesti autentici, poiché rimandano a tanti significati e princìpi che tendono a perdersi sempre più. L’arte dei vimini è un angolo di Palermo che richiama il saper intrecciare. Un mestiere il quale nel dopoguerra ha coinvolto diverse persone e che ha consentito loro di reinventarsi.

Storia e caratteristiche del luogo

L’arte dei vimini nasce nel 1958. Vincenzo Ganci, da sempre appassionato di intreccio di vimini, ha incominciato ad accostarsi a quest’attività. Dal principio l’ha svolta come hobbystica, intrecciando rami di alberi per realizzare poltroncine e un piccolo salotto. Vincenzo ha appreso da ragazzino osservando altri lavoratori manuali che realizzavano ceste di bambù e vimini. Così è emerso questo input da tali maestri, il quale gradualmente è divenuto una vera e professione. Vincenzo ha trasmesso il mestiere con tutte le sue peculiarità al figlio Arcangelo, il quale lo continua con dedizione ed orgoglio. Una produzione di nicchia, sia in passato che adesso nel presente, da cui emerge tutta l’attitudine di chi crea.

L'arte dei vimini, la più svariate creazioni
L’arte dei vimini, tra creatività, manualità, lentezza del lavoro ph Angela Strano

L’arte dei vimini: le creazioni

Si realizzano culle, gondole, panieri, ceste, mobili, sedie, letti, anfore; ci si occupa pure di riparazioni. Tutto con l’intreccio di materiali quali vimini e bambù; una lavorazione certosina che richiede tempo e pazienza ma con risultati straordinari. Avviene pure la lavorazione della paglia di Vienna, con il trafilato di giunco; tutti i materiali per le creazioni vengono dall’estero. Forbici e martello accompagnano tutte le realizzazioni coi loro materiali. Esse si effettuano su commissione per i privati e per le scuole. Un angolo in cui, entrandovi, si giunge in un’altra dimensione, quella di un artigianato tipico siciliano.

L'arte dei vimini, la manualità di Vincenzo Ganci
Vincenzo Ganci che continua ad intrecciare e quindi a creare ph Angela Strano

Cosa rievoca il luogo

L’arte dei vimini anzitutto fa emergere la manualità, sia di chi crea, sia di chi tocca e compra. Si stimola quindi l’attività sensoriale, anzitutto il tatto, ma anche la vista, il suono e pure gli odori. Il contatto manuale per conoscere le creazioni, la loro osservazione per entrare in familiarità. Poi il suono del materiale che si intreccia durante la realizzazione e in ultimo i materiali che, essendo derivati del legno, emanano una certa fragranza. In un tempo in cui si perde sempre più il contatto con la diversità di materiali, a causa dell’ingerenza della plastica. L’arte dei vimini apre gli orizzonti. Richiama gli oggetti più comuni d’un tempo, come le ceste e ne propone altri realizzati con dati materiali.

Dalle lavorazioni inoltre affiora la lentezza. Essendo un mestiere “d’una volta”, chi crea trasmette tutta la sue essenza e le sue capacità. Un lavoro quindi diverso rispetto ai tempi odierni, i cui ritmi di produzione sono voraci e alienanti. mentre in molte mansioni attuali ci si estranea da ciò, che si svolge, qui passione e impegno coincidono. Un mondo tra passato e presente, in via Volturno 51-55, che ne costituisce il filo conduttore. Un vero e proprio estro artistico da rammentare e far conoscere, specie alle giovani generazioni. L’arte dei vimini è un angolo tra tradizione, manualità, genuinità del vivere d’un tempo.

L’arte dei vimini: curiosità attorno un angolo di mondo ultima modifica: 2022-02-08T08:35:00+01:00 da Angela Strano

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Julieta B. Mollo

Molto interessante!

Certo!

Roberto Bellassai

Bisogna appropriarsi dei vecchi mestieri, perchè oltre ad essere creativi e non alienanti, contribuiscono a fare pensare e riflettere, di conseguenza a rivitalizzare la ” memoria storica. “

Katia Stranges

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