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COSA FARE LUOGHI DI RITROVO NATURA

Giardini del Palazzo Orléans, riapre un luogo di ricordi e meraviglia

Giardini Palazzo Orleans Scorcio Dei Giardini

Dopo quattro anni riaprono i Giardini del Palazzo Orleans. Un polmone verde che è presente nei ricordi d’infanzia di molti palermitani. Per dei bambini cresciuti in città rappresentava spesso il primo contatto con gli animali. E le specie esotiche come struzzi e pappagalli attiravano la curiosità dei più piccoli come calamite. Sono tante le persone che legano questi luoghi immersi nel verde a memorie felici, di scoperta e meraviglia.

Un luogo magico immerso nel verde, con 350 esemplari di 70 specie

I giardini si estendono per circa tre ettari e mezzo, parte dell’immenso parco ottocentesco. Al suo interno un vastissimo patrimonio faunistico e vegetale e faunistico, con 350 esemplari di 70 specie animali diverse, oltre a pesci e tartarughe. Il Parco sarà aperto, con ingresso libero, dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, mentre la domenica dalle 10 alle 13. Grazie a una convenzione con la Presidenza della Regione Siciliana siglata l’anno scorso, la gestione generale e la responsabilità nella conduzione dei Giardini del Parco Orléans sono affidate all’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia. Per la cura del verde, la pulizia dei viali e delle pertinenze, l’Istituto si avvale del personale messo a disposizione dai dipartimenti regionali dello Sviluppo rurale e dell’Agricoltura. 

La storia dei Giardini del Palazzo Orléans, dal ‘400 a oggi

La storia di questo spicchio di Conca d’Oro ha origine alla fine del ‘400, quando il mercante Onorio Garofolo acquista i terreni della fertilissima vallata percorsa dal torrente Kemonia. La fossa della Garofala, come sarebbe poi conosciuta, passa di mano in mano per diversi proprietari fino al 1801, quando viene acquistata da Giuseppe Reggio, Principe d’Aci. La proprietà passa successivamente a Ferdinando IV di Borbone che la dà in dote alla figlia Maria Amalia. Nel 1809 diventa la sposa di Luigi Filippo, Duca d’Orléans, che continua ad ampliare la proprietà con i terreni limitrofi creando un vasto parco.
 

Giardini Palazzo Orléans Mappa
La mappa dei Giardini Palazzo Orléans con i luoghi di interesse. Foto ufficio stampa

Luigi Filippo realizza un giardino in uno stile, il gardenesque, divenuto popolare in Gran Bretagna per merito del botanico e paesaggista scozzese John Claudius Loudon. L’impianto fu diretto dal giovane agronomo Vincenzo Tineo (che diverrà direttore dell’Orto Botanico) con esemplari vegetali provenienti dalla Real Tenuta della Favorita e scelti personalmente dalla coppia reale, con l’aiuto del giardiniere Morici. Luigi Filippo chiama il nuovo giardino “Villa Diana”, nome allora molto alla moda.
 

Lo stile gardenesque voluto dal duca d’Orléans

Lo stile gardenesque vuole celebrare la capacità artistica e orticola del giardiniere attraverso le piante esotiche di nuova introduzione in Europa. Le specie pregiate includono araucaria e ficus, provenienti dall‘Oceania, ma anche noline e palme dell’Asia e delle Americhe; specie esotiche che erano allora delle novità assolute. La coppia gode della dimora fino al 1814 quando i cambiamenti politici in Francia permettono al futuro re di tornare in patria. Nel 1857, il suo erede, Enrico Eugenio Duca D’Aumale, rinnova e amplia il palazzo e il parco, costruendo un giardino formale (l’attuale parterre).

Gli Orléans mantengono la proprietà fino alla Seconda guerra mondiale, quando viene temporaneamente requisita come bene straniero. Nel 1950, Enrico Roberto, Conte di Parigi, ne vende 40 ettari all’Università di Palermo e nel 1954 il Palazzo e la restante parte del parco vengono acquistati dalla Regione Siciliana che attua opere di recupero e di adattamento per stabilirvi la Presidenza e aprire il Giardino alla fruizione pubblica.

Giardini Del Palazzo Orléans Musumeci Scopre La Targa
Il presidente della Regione scopre la targa dei Giardini di Palazzo Orléans. Foto ufficio stampa


A scoprire la targa del nuovo ingresso da Piazza Indipendenza il presidente della Regione Nello Musumeci. Presenti anche gli assessori all’Agricoltura, Toni Scilla e all’Energia Daniela Baglieri. “Oggi finalmente – ha detto il presidente della Regione – restituiamo a Palermo, a cittadini e turisti questo straordinario angolo di flora e fauna”. Nel corso dei questi anni, oltre ad adeguarsi alle prescrizioni richieste, il governo Musumeci ha provveduto a effettuare una prima tranche di lavori di riqualificazione dei Giardini zoologico e botanico, con un nuovo ingresso e con un’area di attesa per i visitatori. Creato anche un sito internet dedicato: igiardinidelpalazzoorleans.it.

Il regolamento dei Giardini del Palazzo Orléans per le visite

L’ingresso ai Giardini è consentito senza l’utilizzo di alcun tipo di mezzo di trasporto personale, fatta eccezione per quelli in uno alle persone con disabilità. Non è consentito, quindi, introdurre all’interno dei viali motocicli, biciclette, pattini, monopattini, skateboard, ma neppure palloni, aquiloni e altri oggetti o giochi che possano arrecare disturbo alla quiete degli animali e alla fruizione dei visitatori. Non sono consentite fotografie e riprese video ad eccezione di quelle per uso personale.

Giardini del Palazzo Orléans, riapre un luogo di ricordi e meraviglia ultima modifica: 2021-08-05T18:57:42+02:00 da Stefania Brusca

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Julieta B. Mollo

Sembra un posto molto carino!

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