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ARTE PERSONAGGI QUARTIERI

Un murales per ricordare e celebrare Biagio Conte

Biagio Conte

A un mese esatto dalla prematura scomparsa di fratel Biagio Conte, nel quartiere dello Sperone di Palermo, l’artista Igor Scalisi Palminteri  ha realizzato un grandioso murales per omaggiare la sua figura e il suo operato.

Biagio Conte, “L’angelo dei poveri

L‘angelo dei poveri, così è definito Biagio Conte, frate missionario laico. Con la sua vita e opera ha ripercorso il cammino e l’esempio di San Francesco d’Assisi secoli dopo, in una società globalizzata, moderna e sempre più problematica.

Nato nel 1963 da una famiglia benestante, unico figlio maschio, erede di un importante imprenditore, proprio come San Francesco , Biagio a 26 anni ha una crisi che lo porta a volersi spogliare di tutte le sue ricchezze , a scontrarsi col padre e ad allontanarsi da Palermo facendo perdere tutte le sue tracce. Della sua scomparsa si occupò anche la trasmissione Chi L’ha visto?”. Viene ritrovato nell’entroterra siciliano, in un casolare di una campagna sperduta.

Nel 1990, si reca a piedi fino ad Assisi, in cerca di ristoro per la sua anima tormentata. Durante il viaggio incontra tante persone povere, emarginate, scartate dal mondo e decide di dedicarsi ai poveri e bisognosi. Torna a Palermo con questa mission, veste il saio, indossa un rosario e va ad assistere e convivere con i clochard dormendo sotto i portici, nelle stazioni. Così facendo desta l’attenzione pubblica, apparendo anche in trasmissioni tv come le “Iene” che raccontano la sua storia. A lui e alla sua storia, il regista Pasquale Scimeca ha dedicato il suo film intitolato “Biagio”, trasmesso da Rai 1 qualche settimana fa.

Fratel Biagio

Da quel momento diventa Fratel Biagio: fonda nel 1993 la Missione di Speranza e Carità, presso il vecchio e abbandonato disinfettatoio comunale di via Archirafi, e il sito diventa subito un luogo dove i bisognosi sono accolti e assistiti assicurandogli un pasto e un luogo al riparo. Negli anni, Fratel Biagio ha dato vita a molti sciperi della fame, occupazioni, per portare avanti la sua Missione. Nel 2018 , Papa Francesco ha pranzato con lui e i poveri presso la Missione. Biagio ha operato anche diversi pellegrinaggi, fra cui quello verso il santuario di Lisbona dedicato a un altro santo a lui caro, Sant’Antonio, a a Lourdes dove ha ricevuto un miracolo, rialzandosi dalla sedia a rotelle. Nel 2019, dopo oltre 1.500 chilometri a piedi, arriva alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles per parlare di diritti umani.

Spesso tacciato di essere un personaggio bizzarro, pazzo, controcorrente Biagio ha tangibilmente realizzato un’opera di sostegno per tanti che da anni si recano alla Missione , senza chiedere nulla, senza giudicare ma donando.

Biagio Conte con la coperta della speranza
Biagio Conte con la coperta della speranza davanti la Cattedrale

La morte di fratel Biagio

Fratel Biagio è scomparso il 12 gennaio scorso dopo l’aggravarsi sempre più delle sue condizioni dovute all’insorgenza di un tumore maligno. Il cancro era comparso qualche anno fa e Biagio aveva proseguito la sua missione fra tanto dolore. Ha speso la sua vita per gli ultimi, abbracciando pienamente il messaggio evangelico di Gesù Cristo. Molti per giorni hanno pregato per lui e accanto a lui.

Al suo funerale in Cattedrale hanno partecipato migliaia di persone che anche prima si sono recate nella camera ardente allestita presso “La Cittadella del Povero e della Speranza”  nella chiesa della comunità di via Decollati. La salma, in una bara di legno povero di colore chiaro, non è mai stata lasciata da sola, accompagnata dai volontari e dagli ospiti della Missione.

Fratel Biagio è sepolto nella Missione di Speranza e Carità di Palermo, presso la Casa di preghiera per tutti i popoli di via Decollati.

Murales Biagio Conte
Il murales dedicato a Biagio Conte allo sperone. Foto tratta dal gruppo facebook Amici di Ficarazzi

Il murales di Igor Scalisi Palminteri 

L’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri ha voluto porgere il suo personale e sentito omaggio a questa figura che ha inciso non solo nella storia e negli abitanti di Palermo ma nei cuori di tutti, per la grande misericordia, solidarietà e speranza. A lui Igor, artista sensibile alle realtà popolari, era strettamente legato e lo ha seguito più volte nella sua opera di accoglienza dei più poveri e bisognosi

Ideatore dell’opera è stato don Ugo Di Marzo parroco della comunità pastorale Roccella-Sperone.

A finanziare l’iniziativa: Iacp, Rotary Club Palermo Libertà, Colorificio Di Maria, Associazione Lcu Onlus, Siciliana Gru, ditta Torres e Fondazione Teatro Massimo.

Il murales allo Sperone

Il palazzo su cui è stato realizzato il murale si trova nel quartiere dello Sperone, uno dei quartieri più vissuti e frequentati da Biagio, collocato fra  via Di Vittorio, all’incrocio con passaggio Giuseppe De Felice Giuffrida. 

Il titolo del dipinto, su un muro di via Giuseppe Di Vittorio, è “Quello che rimane dopo una mareggiata” e riprende una foto scattata a fratel Biagio dal fotografo Massimiliano Ferro. Nell’opera,  Biagio guarda sorridente verso Monte Pellegrino.

La cerimonia di inaugurazione si svolgerà domenica 12 febbraio.

Un murales per ricordare e celebrare Biagio Conte ultima modifica: 2023-02-10T10:10:48+01:00 da SABRINA PORTALE

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