Donna Franca Florio, il volto della Belle Epoque a Palermo

itPalermo

PERSONAGGI

Donna Franca Florio, il volto della Belle Epoque a Palermo

Ritratto Di Donna Franca Florio, Dettaglio

Donna Franca Florio ritratta da Giuseppe Boldini

Nella Palermo della Belle Epoque una donna era regina, non di nascita ma d’animo e temperamento. Franca Jacona della Motta dei baroni di San Giuliano era il suo nome, ma tutti la conoscevano semplicemente come Donna Franca Florio. Una rinomanza, una garanzia: era moglie, infatti, di Ignazio Florio, uno degli uomini più ricchi della Sicilia. Tanto bella quanto giovane, divenne in poco tempo ammirata e desiderata da tutto il popolo siciliano e non solo. “E ccu è, Franca Florio?”, domandano i palermitani di una bella donna. Ma attenti, mettetevi comodi e ascoltate bene la sua storia, perché essa non nasconde soltanto fortune.

Una donna bella fuori e dentro

Franca era alta, aveva gli occhi verdi e i capelli scuri che le incorniciavano il viso ambrato, ma il suo fascino andava oltre la bellezza fisica. Ella discendeva da una famiglia di nobili siciliani, poveri come il resto dell’aristocrazia in quegli anni, ma ricca di ambizioni per la figlia. Nonostante avesse soltanto diciannove anni quando sposò l’industriale Ignazio Florio, la giovane assunse un ruolo fondamentale all’interno della coppia, dando preziosi consigli al marito in relazione a ciò che s’aveva da fare. Dotata di profonda intelligenza, la donna poté gestire l’economia della famiglia, dalla piccola spezieria all’immenso impero di opere.

Il lusso e la mondanità, tuttavia, non fecero perdere la testa alla giovane. L’accessorio che rese Donna Franca più bella di chiunque altra, infatti, fu l’umiltà. Nessuna gentildonna poté provare invidia nei confronti di colei, che ebbe un occhio di riguardo anche verso le classi sociali più disagiate. A lei si devono numerose idee che avrebbero reso la Sicilia una terra confortevole per le madri lavoratrici: la creazione di primi asili nido all’interno dei vari stabilimenti Florio, ad esempio.

La fama e i suoi ammiratori

La Regina di Palermo, così era chiamata Donna Franca. Tante leggende circolano attorno alla sua figura, resa celebre dalle curiosità e da coloro che di lei hanno parlato. Alla sua corte artisti, poeti e altri uomini di cultura arrivavano e venivano ammaliati, ma solo lo sguardo restava loro. Franca Florio, infatti, era una moglie fedele, a differenza di Ignazio. L’uomo era debole nei confronti delle altre donne, ma mai espressione di gelosia emerse dal volto della giovane: “I panni sporchi si lavano in famiglia”, diceva.

Donna Franca fece girar la testa a uomini provenienti da ogni dove. L’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, incantato per la sua illustre modernità, regalò alla sua “Stella d’Italia” una tromba d’automobile. Il direttore d’orchestra Arturo Toscanini, mentre tutti lo applaudivano alla Scala di Milano, volse il suo sguardo verso la giovane. Perfino Gabriele D’Annunzio scrisse parole soavi di lei, definendola “Unica creatura che svela in ogni suo movimento un ritmo divino”. Pittori come Giovanni BoldiniEttore De Maria Bergler, infine, ebbero l’onore di tracciare col pennello le sue linee. Nessuno di questi, però, Franca Florio accettò come amante.

Donna franca florio

Donna Franca Florio ed il Kaiser Guglielmo II

Il ritratto di Donna Franca

La figura ammaliatrice di Donna Franca fu resa immortale da Giovanni Boldini. Nel 1901, infatti, Ignazio Florio commissionò al pittore ferrarese un ritratto della moglie. Un aneddoto narra che esistano due versioni del quadro: il committente, infatti, contrariato dalla valenza osé del primo quadro, ne avrebbe fatto creare un altro meno provocante. Tuttavia, la credenza non ha riscontro nella realtà. L’autore aveva inizialmente raffigurato la nobildonna con indosso un abito a maniche lunghe con ricami dorati, ma in seguito preferì aggiornare il vestiario agli anni Venti, adornandola con una veste di velluto nero e scoprendole le braccia.

A ipnotizzare colui che osserva tale memoria senza tempo di Donna Franca è la collana. Le perle che compongono il gioiello, lungo ben 7 metri, sono 365. Una per ogni giorno dell’anno, dicono alcuni, una per ogni lacrima versata dalla donna a seguito dei tradimenti del marito, dicono altri.

Ignazio Florio Jr, Franca Florio

Le sventure della nobildonna

Lo sguardo malinconico di Donna Franca, rivolto verso l’alto nel dipinto, preannuncia una triste ventura. I tradimenti di Ignazio, infatti, non furono le uniche afflizioni che ella dovette subire. La Regina di Palermo diede alla luce due figlie, Igiea Costanza e Giulia, ma ben tre furono i pargoli che morirono tra le sue braccia. Ignazio Junior, tra questi, era l’erede mancato. La luce della donna, tuttavia, non si spense. Neanche la miseria in cui caddero i Florio, dopo il crollo economico, poté privarla della sua bellezza. Ella trascorse i suoi ultimi strazianti anni con dignità, tra l’affetto delle figlie e dei nipoti, nell’ombra di una vita gloriosa.

Donna Franca Florio, il volto della Belle Epoque a Palermo ultima modifica: 2019-02-21T13:01:11+01:00 da Chiara Ferrara

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top