Panelle e crocchè, a Isola delle Femmine continua l’antica tradizione

Panelle e crocchè artigianali, realizzate come una volta. A Isola delle Femmine c’è una tradizione portata avanti da almeno 160 anni. All’Antica Panelleria ormai si è giunti all’ottava generazione di donne che hanno raccolto il testimone di un’attività gestita sempre al femminile.

L’orgoglio di continuare la tradizione di famiglia

Alessandra Bruno, 33 anni, lavora in negozio da quando ne aveva 18. Finito il liceo classico ha scelto quale sarebbe stata la sua vita e con orgoglio ha deciso di dedicarsi all’attività di famiglia. “All’epoca – racconta Alessandra – mi sono scontrata con chi non capiva la mia scelta. Sono andata controcorrente rispetto alla mia generazione. Non tutti comprendevano il desiderio profondo di portare avanti questa tradizione. La voglia di restituire qualcosa a quelle grandi donne che hanno contribuito a mandare avanti la panelleria mentre crescevano i propri figli”.

In questo luogo dove sono ancora vivi i ricordi di un passato neanche troppo lontano, i gesti si ripetono uguali, mentre il mondo continua a cambiare. La bisnonna di Alessandra apriva all’alba, per aspettare i pescatori che rientravano con le loro barche. “Un tempo a Isola delle Femmine per colazione non si mangiava il cornetto ma il pane con le panelle”, aggiunge la giovane. Poi via via i ritmi sono cambiati e ora la panelleria apre alle 9.

Panelle e crocchè tutte diverse, realizzate come una volta

 “Mia madre si alza ancora alle cinque del mattino per preparare l’impasto delle panelle.- aggiunge Alessandra – Non surgeliamo niente, nel frigo puoi trovare giusto il prezzemolo. Anche realizzare le crocchè non è semplice: servono diverse ore ed è una preparazione delicata. Con la mamma ci sediamo ancora fianco a fianco e le facciamo a mano. Una ad una”. Anche le panelle sono artigianali: “Per friggerle utilizziamo delle formine, come un tempo. Non c’è una panella che sia uguale all’altra”. E c’è chi ha conservato anche quelle di una volta, di faggio, con lo stemma del negozio.

Quindi, all’Antica panelleria per realizzare questi prodotti tipici dello street food siciliano “non c’è nessun segreto particolare se non l’amore che ci mettiamo nel farli. La ricetta è quella tradizionale. La nostra però non è una friggitoria: nell’olio finiscono solo le panelle e le crocchè e prepariamo tutto al momento”. Anche sull’uso del limone Alessandra dice la sua: “Lo teniamo a disposizione dei clienti perché molti ce lo richiedono, ma per me rovina il gusto. Non lo consiglio mai a chi non conosce questi prodotti e li prova per la prima volta”. Da sette anni l’attività è stata inserita nella guida del Gambero Rosso.

Un luogo di ritrovo dove si intrecciano ricordi antichi

Da decenni questo è per Isola delle Femmine un luogo di ritrovo, dove le persone che vanno e vengono continuano a raccontare storie antiche del posto e aneddoti spesso legati alla panelleria. “Soprattutto gli anziani mi portano foto dell’epoca di mia nonna. Non mi stanco mai di ascoltarli perché quello che facciamo oggi è il risultato di ciò che siamo stati ieri. Questa non è semplicemente una panelleria”.

Alessandra è molto legata alle tradizioni del posto, alcune delle quali “purtroppo si stanno perdendo – afferma -. Mi ricordo ad esempio che per il 2 luglio, giorno della Festa della Madonna, con i pellegrini arrivava una vecchietta a piedi da Sferracavallo. Dopo, come sempre, veniva a comprare le panelle da noi. Lo ha fatto fino a 97 anni”. E anche Papa Benedetto XVI ha avuto modo di assaggiare le loro panelle, inserite nel catering offerto al Pontefice nel 2010, in occasione della sua visita a Palermo.

Tanti di ritorno dagli Usa in estate si fermano a comprare panelle e crocchè

Una abitudine, quella di comprare le panelle, a cui non rinunciano anche i tanti abitanti di Isola e delle cittadine vicine che tornano dagli Stati Uniti per le vacanze. “Sono tantissimi e appena atterrano all’aeroporto, la prima cosa che fanno è venire qui ad acquistare le panelle. Ormai è un rito e ci restano male quando non possono farlo. E c’è anche chi compra i panini prima di tornare in America, li surgela per portarli a casa e farli assaggiare a parenti e amici”. Per ora la panelleria è chiusa perché Alessandra sta per dare alla luce la sua bambina. Come si ripete da decenni, potrebbe essere proprio lei un giorno a prendere in mano le redini dell’Antica Panelleria. “Se lo facesse ne sarei orgogliosa, mi auguro davvero che continui questa tradizione anche se poi farà quello che desidera”.