In occasione della festa della donna, vi parliamo di Tina Whitaker Scalia, una delle figure femminili di rilievo che vissero e resero grande Palermo durante la Bella Époque, promuovendo la letteratura e iniziative culturali e attivando, nella città e nell’isola, un circuito di relazioni commerciali e finanziarie internazionali di vasto spessore.
La figura di Tina Whitaker Scalia
Tina Whitaker Scalia nasce in Inghilterra nel 1858 da esuli italiani: il colonnello Alfonso Scalia (originario di Palermo) e da Giulia Anichini, figlia di un mercante pisano. La famiglia tornò in Italia dopo l’impresa garibaldina. Il padre, rientrato a Palermo, dopo aver girovagato per la nascente Italia, divenne colonnello dell’esercito regolare. La giovane Tina ebbe un’educazione raffinata e cosmopolita: fu istruita al canto e al pianoforte. Amava la musica, la letteratura e l’arte. Si racconta che cantò, in qualità di soprano, anche davanti al grande Wagner parti tratte dal Lohengrin per omaggiarlo. La giovane voleva cominciare una potenziale carriera operistica. Tina cantò al teatro Santa Cecilia.Amando anche la scrittura, cominciò a redigere dei diari.
Poco tempo dopo, Tina conobbe Joseph Whitaker, un giovane erede di una prestigiosa famiglia di mercanti imprenditori anglo- siciliani, trasferitosi col padre, in Sicilia, per occuparsi delle aziende viticole nei territori di Marsala, già avviate dallo zio Ingham. In confidenza, dagli amici e familiari era chiamato Pip. La talentuosa Tina si trovò a scegliere tra carriera e matrimonio, prediligendo quest’ultima opzione. Il matrimonio con Pip avvenne nel 1883 e la coppia si stabilì nel 1889 a Villa Malfitano, nei pressi di Marsala, arredandola con gusto eclettico e realizzando un parco esotico; dal matrimonio nacquero: Norina (1884-1954) e Delia (1885-1971).
Tina si dedica alla letteratura
Nel 1907, Tina scrisse il “Sicily and England: Political and Social Reminiscences 1848-1870“, composto sulla base delle lettere lasciatele dalla madre.
Nel 1908 pubblicò inoltre un breve saggio sulla Regina Maria Carolina di Borbone intitolato “Maria Carolina“, pubblicato nella Rassegna Contemporanea a cura di G. Cesareo e V. Picarde” (1 ottobre 1908, fasc.10) in cui si ripercorrono le ultime tappe della regina di Napoli, figlia di Francesco I e Maria Teresa di Asburgo, la quale sposò nel 1767 Ferdinando IV di Borbone; successivamente si dedicò anche alla composizione di un’autobiografia dal titolo: “Memorie di una sopravvissuta“, che comprendeva gli anni vissuti dal 1872 al 1922.
Vi fu anche una seconda opera biografica, pubblicata da Tina nel 1936, all’età di 77 anni, riguardante la vita di Benjamin Ingham intitolato: “Benjamin Ingham of Palermo”. Il testo fu pubblicato in lingua inglese ed edito solo in Sicilia. Tutte queste opere le fecero ottenere un discreto successo e oggi si trovano raccolte presso la Fondazione “Giuseppe Whitaker”, conservate presso l’archivio Whitaker di villa Malfitano, anche quest’ultima, patrimonio inestimabile della città di Palermo.
Nonostante le soddisfazioni in ambito letterario e culturale, Tina rimpianse sempre la mancata carriera lirica.
La rivalità con Franca Florio
Grazie alle sue esibizioni cominciò a farsi conoscere nell’ambiente altolocato siciliano, tanto da essere considerata una possibile rivale di donna Franca Florio. Le due erano le ospiti più contese nei salotti della Palermo bene. Tina. Entrambe si occuparono di lanciare Palermo nell’ottica internazionale ospitando artisti, proponendo iniziative, partecipando a grandi eventi e accogliendo nei propri salotti la società cosmopolita.
Gli ultimi anni
Negli ultimi anni della sua vita, Tina si dedicò alla famiglia, predisponendo i matrimoni delle figlie e occupandosi di allestire importanti progetti finanziari ed economici. In ciò affiancò il marito che morì nel 1936. Norina sposò un generale molto più grande; Delia non si sposò mai. Norina morì nel 1954; Delia nel 1971 e Tina nel 1957, dopo aver attraversato i periodi storici più intensi e importanti ed essere stata una promotrice culturale di grande livello.
Questo il nostro ricordo e omaggio.
