Cosa volle dire il patriota italiano Massimo D’Azeglio quando disse «fatta l’Italia, bisogna fare gli Italiani»? Stava semplicemente dicendo che un tale miscuglio di usi e popoli era politicamente unito ma di fatto non rappresentava un unicum, un blocco nazionale coeso. Ecco, lo stesso vale per la città di Palermo.
Come quell’Italia unita ma così diversa, ricca di tradizioni e usanze differenti tra loro di regione in regione, di città in città, è Palermo. Passando dal “pianeta Italia” al microcosmo palermitano, anche il capoluogo siciliano è stato attraversato da tantissimi popoli. Un mix di culture e influenze che nei secoli hanno fatto di questa grande città un “Carnevale perenne” dove colori e origini differenti trovano un’unica casa dove potersi esprimere.
Una grande città come Palermo, che conta un milione di persone – includendo anche le aree adiacenti a quelle strettamente metropolitane – possiede tante popolazioni. È una città-stato piena di identità e allo stesso tempo caratterizzata proprio da questa varietà. L’identità di Palermo è essere tutto e niente, coloratissima e grigissima, calorosa e gelida.
E allora fatta Palermo, come si fanno i Palermitani? Raccontandoli, raccontandoci a partire dalla scoperta dietro l’angolo, dal vicino. E allo stesso tempo dalla storia e dalla “saggezza antica” che portiamo con noi. Il miglior modo per descrivere questa gente è mostrare quanta diversità e quanta ricchezza vi siano dentro la storia di Palermo e dentro ognuno di noi.
Benvenuti su itPalermo, la finestra dalla quale cercheremo di farvi entrare direttamente tra i vicoli e le leggende che percorrono questa città. Non resta che augurarvi buon viaggio!