Dopo una chiusura durata ben cinque anni domani riapre di notte il museo della Specola. L’apertura in via eccezionale dalle 19 alle 24, è un’altra tessera preziosa del patrimonio culturale palermitano offerta ai visitatori dall’iniziativa RestArt.
Il museo della Specola, luogo ricco di storia e fascino
L’antica Specola palermitana è un luogo ricco di storia e di fascino, che cela alcuni pezzi unici. Fondata nel 1790, raccoglie il patrimonio strumentale accumulatosi nel corso degli oltre duecento anni di attività dell’Osservatorio. Oltre ad un’ampia collezione di strumenti meteorologici e topografici, come riporta il sito beniculturali.inaf.it, ci sono anche orologi e apparati di fisica. Ma lo strumento più di rilievo è senz’altro il celebre Cerchio di Ramsden, col quale Giuseppe Piazzi scoprì il primo asteroide, Cerere, nel 1801. Una volta restaurato, è stato ricollocato nella stanza circolare.
Ma non finisce qui. Si possono ammirare anche gli strumenti appartenuti al Principe Giulio Tomasi di Lampedusa. Si trovavano nel suo osservatorio privato nella villa ai Colli, appena fuori Palermo. E ancora da non perdere la sala meridiana, in stile neogotico, dalle ‘boiseries’ disegnate da Giovambattista Filippo Basile. Ospita un Cerchio meridiano di fabbricazione tedesca risalente alla prima metà dell’Ottocento. Infine, nella sala del rifrattore è collocato il grande telescopio equatoriale Merz, anch’esso risalente alla metà dell’Ottocento. Restaurato di recente, è stato in passato usato da Pietro Tacchini, tra i primi in Italia a eseguire importanti studi spettroscopici sul sole a partire dal 1871.
Tante le iniziative in occasione di Restart previste venerdì e sabato
E venerdì e sabato continuano nell’ambito dell’iniziativa Restart tanti appuntamenti con l’arte, la cultura e la storia. Sempre in notturna, previste visite teatralizzate, percorsi di approfondimento con gli storici dell’arte. In particolare da segnalare sono le visite a Palazzo Alliata di Villafranca, una delle dimore nobiliari più sontuose della città. Qui i visitatori avranno modo di conoscere la storia del pittore Antoon van Dyck che soggiornò a Palermo nel 1624, anno della grande peste e del miracolo di Santa Rosalia. Aperta in questo weekend anche la Casina Cinese, dimora di campagna di Ferdinando di Borbone IV e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, fuggiti da Napoli in seguito all’arrivo delle truppe napoleoniche.
Proseguono anche gli incontri dedicati ai “Mestieri dell’arte”, sulle terrazze di Palazzo Abatellis, dove Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo di Palermo, dialogherà con la giornalista Francesca Taormina sull’arte del teatro.
Spazio anche alla musica nel meraviglioso atrio (eccezionalmente aperto) dell’Albergo dei Poveri con il concerto “Barocco sotto le stelle”, diretto dal Maestro Roberta Faja.