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Parco d’Orléans: lo Smart zoo diventerà realtà?

Parco Orleans Pa

Avevo accennato al progetto di Riqualificazione del Parco d’Orléans come primo Smart Zoo d’Italia nell’articolo Parco d’Orléans, tanto verde ma chiuso. Adesso, ho modo di illustrare questa idea innovativa grazie alla disponibilità di Andrea Messina, Presidente della Associazione A.R.C.A. L’Associazione per la ricerca e la conservazione dell’ambiente di Catania, in collaborazione con le Università di Catania e Messina e il Museo della Fauna, ha costituito un team di giovani laureati e professionisti, esperti in varie discipline, per la presentazione del progetto. Obiettivo: far diventare il Parco d’Orléans il primo Smart zoo d’Italia. Ma lo Smart zoo diventerà realtà?

L’idea dello smart zoo

L’idea è sperimentare un nuovo approccio nella gestione dei beni collettivi e, se possibile, operare in stretto accordo con l’Amministrazione Regionale. Uno strumento attrattivo per gli enti culturali della città che permette di creare e/o di rafforzare i legami fra i visitatori e le istituzioni stesse. Si rendono così maggiormente fruibili musei, orti botanici, gallerie d’arte e varie realtà culturali del territorio di riferimento. I giovani laureati assumono un ruolo cardine diventando soggetti produttivi di tutto l’iter: dalla progettazione al reperimento finanziario, dalla cura degli argomenti all’avvio dell’attività. Si mira a creare nuove opportunità di lavoro, utilizzando le conoscenze acquisite. Il visitatore può interagire con le istituzioni e gli altri fruitori. Scansiona il codice (QR code), legge le informazioni fornite e ne scrive di nuove. Tutti i commenti diventano integrazione l’uno dell’altro. Si può applicare a iniziative e servizi di natura culturale, turistica, ambientale, coordinate ed integrate fra loro.

QR code come strumento aggiuntivo

Inquadrare il QR code che fornirà le informazioni aggiuntive – Ph. Thomaspetty’s

La realtà aumentata

La tecnologia come mezzo di supporto per la ricollocazione degli animali, degli uomini, della socializzazione, dello studio e della cultura. Un progetto che, seguendo dei principi di conservazione, sostenibilità ambientale ed economica, lo rende innovativo e all’avanguardia. Viene garantita, dunque, la piena accessibilità motoria e plurisensoriale, la sostenibilità sociale e il benessere di tutte le fasce di popolazione senza distinzione di età, di provenienza e di abilità. Lo smartphone e il tablet, come supporto alla visita di un museo, così come di uno zoo, consentono di individuare uno strumento che è già in dotazione dei visitatori e utilizzato da loro abitualmente. Perfetto ponte tra realtà offline e realtà aumentata (l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni artificiali e virtuali) è adatto non solo durante una visita, ma anche per conoscere il territorio nei suoi aspetti storico-artistici. Attivabile anche l’audio guida che potrà funzionare su qualsiasi piattaforma e sistemi applicativi.

Il QR code come integrazione alle informazioni

Informazioni sugli animali tramite QR code – Ph. A.R.C.A. Progetto Riqualificazione Villa d’Orleans

Piano di Riqualificazione del Parco d’Orléans: lo Smart zoo diventerà realtà?

Il team di lavoro che ha stilato il progetto, in accordo con il Sig. Lauricella, proprietario degli animali presenti nel Parco di Villa d’Orléans, propone di dare nuova vita agli esemplari all’interno del Parco. La proposta prevede la valorizzazione delle strutture del giardino ornitologico, immettendolo nel circuito internazionale dei giardini zoologici e ricostituire uno spazio vitale e attrattivo per i quartieri circostanti, in modo da rafforzare i legami fra l’area verde, il centro della città, il parco ornitologico di Villa d’Orléans e le comunità scientifiche regionali, nazionali ed internazionali. Inoltre, si prefigge l’obiettivo di creare un percorso e individuare modelli di fruizione adatti a tutti. Il QR code (codice a barre bidimensionale fotografabile tramite smartphone), posizionato sulla targhetta esplicativa di un animale o di una pianta, consente di accedere a contenuti aggiuntivi. Un percorso strutturato e partecipato di riqualificazione del parco, della sua struttura zoologica e delle sue aree verdi.

I possibili effetti dello Smart zoo se diventasse realtà

A.R.C.A. ha effettuato una richiesta di incontro, in via puramente espositiva, con il Presidente Musumeci per presentare il piano di Riqualificazione del Parco d’Orleans. Pur non avendo ancora ricevuto riscontro dalla Presidenza della Regione, il gruppo non si arrende e desidera essere ascoltato. Tra le finalità del progetto ci sono la trasformazione del parco in area urbana totalmente ecosostenibile, la piena integrazione con la strategia mondiale per la conservazione negli zoo e il recupero della piena fruibilità del parco. Quest’ultimo, oggi percepito come area dismessa, riacquisterebbe la sua originaria vocazione di giardino zoologico e la città di Palermo si riapproprierebbe di un esteso spazio verde, costituito da piante secolari di notevole dimensione. Un modo, dunque, per risanare una situazione in stallo da molti anni e per far rimanere gli animali, come uccelli rari e ben acclimatati, che da sempre sono ospiti di villa d’Orléans, nel loro luogo di appartenenza.

In attesa della riapertura del Parco d’Orléans

Il gruppo di lavoro, già avvezzo alla didattica e conoscitore della collezione presente nel Parco ornitologico, mira alla conservazione della flora e della fauna. Per tale motivo vorrebbe che Villa d’Orléans fosse l’ammiraglia di questo progetto. Destinato da sempre ai bambini e agli studiosi, l’intento è rendere di nuovo fruibile un bene così prezioso ai cittadini palermitani ma anche a tutti i siciliani. Lo scorso mese, il Presidente Musumeci ha garantito la riapertura del parco in estate. In attesa di tale evento, si pone, dunque, la domanda principale: il Parco d’Orléans sarà mai il primo Smart zoo d’Italia? Lo Smart zoo diventerà realtà?

Parco d’Orléans: lo Smart zoo diventerà realtà? ultima modifica: 2019-05-14T19:14:22+02:00 da Eleonora Di Trapani

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