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Le architetture in miniatura che raccontano Palermo

Architetture in miniatura, Vincenzo Vizzari

Dalle casette tipiche palermitane per arrivare ai monumenti principali della città come la Cattedrale passando per le tantissime chiese come San Giuseppe dei Teatini e Santa Caterina. Le architetture in miniatura, tutte riprodotte in scala, sono rese ancor più vere dall’uso della terracotta. Sono veri e propri gioielli artistici in miniatura quelli realizzati da  Vincenzo Vizzari, architetto di formazione e amante delle bellezze del capoluogo sin dai tempi dell’università .

Gioielli artistici in miniatura nel centro storico

Gli anni novanta rappresentano uno spartiacque per la scelta lavorativa di Vizzari. Dopo sei anni lascia la libera professione per realizzare un progetto autonomo come “Città Cotte” in corso Vittorio Emanuele. “All’epoca quando iniziai conobbi delle persone che già erano all’interno del mondo dell’artigianato e mi invitarono a una mostra mercato alla Fiera del Mediterraneo e li presentai per la prima volta i miei pezzi al pubblico. Capii che questa sarebbe stata  la mia strada”. Ventotto anni di esperienza e opere artigianali che via via si sono arricchite di dettagli dando vita a produzioni non in serie ma limitate. Un amore per le miniature rese uniche dalla scelta della terracotta che ne valorizza ogni aspetto. Ma la realizzazione del prodotto finito vede il susseguirsi di diverse tappe come sottolinea Vizzari.

Architetture in miniatura
Alcuni esempi di architetture in miniatura di Vizzari, foto Ambra Drago

La nascita di una miniatura di Palermo

“Prima di realizzare un monumento fai un sopralluogo, scatti delle foto e prendi delle misure e poi mi avvalgo di un piano quotato di  tutto il centro storico, vuol dire che per i grandi monumenti già ho delle dimensioni e grazie alla mia esperienza riesco a risalire alle misure”. Una volta ottenuto il materiale, racconta Vizzari, comincia a costruire con gli utensili, partendo dalla facciata. Ovviamente tutto è proporzionato. “Una volta finito il pezzo, faccio il calco o i calchi. Per il Castello della Zisa realizzo, ad esempio,dodici piccoli calchi”. Ci sono edifici più complessi per i quali ci vogliono diversi giorni di realizzazione, come per la Cattedrale. A questo punto c’è la fase più delicata quella dell’essiccazione e della sgrezzatura dopo l’opera viene infornata a novecento gradi e la terracotta da grigia assume il colore dorato. Infine viene passata una cera che illumina il tutto.

Architetture in miniatura
Dove nascono le architetture in miniatura, foto Ambra Drago

Le architetture in miniatura hanno varcato anche i confini dell’Italia

Sono dei pezzi che attirano il cliente, dal turista, al collezionista ma che dopo 28 anni di carriera varcano a pieno titolo i confini della Sicilia e dell’Italia. “Ormai posso dire che i miei pezzi arrivano in tutto il mondo. Dall’Australia al Giappone. Ho fatto anche delle spedizioni a persone che conoscevano le mie miniature. Arrivo alla gente principalmente tramite il passa parola. O ancora sono le persone che si fermano davanti le vetrine rimanendo piacevolmente colpite. I miei pezzi non rendono molto in foto. Vanno visti, toccati e poi io prediligo sempre il contatto umano”.

Le architetture in miniatura che raccontano Palermo ultima modifica: 2021-07-20T08:37:41+02:00 da Ambra Drago

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Buenísimo 👏

Julieta B. Mollo

Stupendo!!!

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