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La svolta ecologica di Palermo e i podisti

Pista ciclabile a Palermo

Negli ultimi mesi la città ha visto un incremento esponenziale delle piste ciclabili. Una svolta ecologica apprezzata dai ciclisti ma non particolarmente dagli automobilisti che hanno visto ridurre l’ampiezza delle carreggiate ed il numero di posteggi. La svolta ecologica di Palermo ha trasformato anche le corsie preferenziali degli autobus, già utilizzate dai car sharing e dai mezzi per i disabili, in piste ciclabili con un uso promiscuo delle stesse. Anche i podisti, che in questo periodo di misure più o meno stringenti a causa del Coronavirus corrono vicino casa, hanno accolto favorevolmente l’iniziativa utilizzando per lo più le stesse piste ciclabili. Ma cosa ne pensano i ciclisti dell’utilizzo del “loro” spazio da parte dei podisti?

I podisti danno fastidio a molti

Ma chi è il podista? Il dizionario lo indentifica come un atleta che pratica il podismo (marcia e corsa) o una persona che ha molta resistenza nel camminare o nel correre. Durante la pandemia i podisti, per rispettare le direttive dei DPCM, non sempre hanno potuto correre nei parchi e hanno preferito utilizzare le piste ciclabili. In questo periodo, ho potuto notare che i podisti non sono ben accetti né sui marciapiedi né sulle piste ciclabili. Non poche le lamentele dei ciclisti, e dire che alcune di queste piste sono disegnate sui marciapiedi e nelle aree pedonali.

Anche gli utenti dei car sharing e i portatori di disabilità sembrano molto infastiditi dai podisti. Gli autisti dei mezzi pubblici, invece, quando il traffico lo permette, sono ben disposti e si spostano per lasciar strada. Ma allora dove correre? Sul ciglio della strada? No, neanche quello sembra vada bene. Questa volta a lamentarsi sono, con le dovute eccezioni, gli automobilisti e i motociclisti. Sul marciapiede? No, neanche lì. Tralasciando le buche, le radici degli alberi e il pavimento dissestato, a lamentarsi sono i pedoni.

Podista
podista – Ph. web

La normativa di riferimento

Ma cosa dice la normativa? L’articolo 190 del Codice della strada che disciplina il comportamento dei pedoni afferma che “I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti; qualora questi manchino, siano ingombri, interrotti o insufficienti, devono circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione” (comma 1). Successivamente “E’ vietato effettuare sulle carreggiate giochi, allenamenti e manifestazioni sportive non autorizzate” (comma 9 ). L’articolo 182 prevede che “I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni” (comma 4). Nessun riferimento dunque ai podisti che sono paragonabili ai pedoni. I podisti infatti si muovono a piedi e, come i pedoni, senza l’ausilio di alcun mezzo.

Svolta ecologica e buon senso

Ci troviamo di fronte a un vuoto legislativo? Forse sì. Oggi giorno sempre più persone praticano il cosiddetto “jogging” partendo dalla propria abitazione e percorrendo per lo più piste ciclabili, così come siamo abituati a vedere nei film Americani. Anche le forze dell’ordine tendono a non disturbare i podisti quando questi procedono in modo ordinato senza creare intralcio alla circolazione. La strada da seguire, a mio avviso, è quella del buon senso, partendo ad esempio dall’assenza dei motocicli sulle piste ciclabili. Infine, tolleranza e rispetto dovrebbero essere la formula più giusta per l’inizio di questa svolta ecologica di Palermo in attesa di una normativa ad hoc per i podisti.

La svolta ecologica di Palermo e i podisti ultima modifica: 2021-03-02T09:00:00+01:00 da Eleonora Di Trapani

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Marcello

Ho visto usare la pista ciclabile anche da parte della polizia municipale in moto, e loro dovrebbero dare il buon esempio!!!

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