Pittrice e illustratrice Loredana Lo Verde, tornata dalla Francia, è la fondatrice dal 2017 di ben due spazi laboratori d’arte. Il primo chiamato ”Lurù , Maison D’Artiste” e due anni dopo ha messo in piedi la “Galleria Popolare” sempre nel quartiere Kalsa.
Due laboratori d’arte alla Kalsa
Una scelta quella di realizzare un ulteriore laboratorio dove ospitare workshop, portando avanti un progetto (ancora è in fase di formazione) in arte terapia. Un’identità, quella di illustratrice, che aveva trovato già terreno fertile a Parigi dove Lurù così firma le sue creazioni. Si specializza ancor di più, prima di rientrare definitivamente in Italia. ”Quando sono tornata ho notato un grande fermento culturale, tanti giovani artisti si erano ritrovati intorno ad un’associazione e allora piano piano anche io mi sono messa in gioco grazie a loro. Ho testato la mia proposta sul campo e devo dire che già all’epoca avevo avuto un ottimo riscontro”.
Con il tempo l’entusiasmo e la risposta del cittadini e anche dei turisti hanno spinto a creare qualcosa di autonomo. Lurù da acquerellista a illustratrice nel tempo ha affinato anche le qualità pittoriche mettendo in risalto un genere di pittura fortemente emozionale. E anche l’inizio di questa avventura e la scelta del luogo dove creare il secondo laboratorio è intrisa da emozioni legate anche a una certa casualità, dopo una passeggiata nella zona. ”Cercavo vetrine e passando da qui sono stata catturata da questo posto. Adesso lo si vede un luogo vivace e creativo ma per trent’anni tutta questa parte non era stata vissuta a pieno. Qui era un magazzino del ristorante vicino, non c’era nemmeno un affittasi quando sono passata, ma io ho voluto tentare di risalire ai proprietari che sono stati contenti di affidarmelo e hanno sostenuto sempre la mia creatività”.
La nascita della Galleria Popolare
E poi la “Galleria Popolare” ha preso forma. Lurù racconta con emozione la prima installazione esposta fuori. Composta da un cubo a sua volta dentro altri due cubi e due marionette, Angelica e Orlando dipinti nella carte del tè per poi arrivare con il tempo alla realizzazione di acquarelli. “Realizzo soggetti siciliani e non. Dipingo, fiori, frutta, la fauna marina e ovviamente la mia cultura. E poi uso colori vari. Se ho bisogno di energia- sottolinea Lurù- uso le tonalità degli arancioni, dei gialli e dei rossi. Se ho bisogno di calma, invece i verdi e i blu”.
Tutti i lavori sono in originale e raramente vengono prodotte delle stampe. Una scelta accurata riguarda la carta, per lo più di cotone e comunque artigianale. E tra le realizzazioni di Lurù non poteva mancare un omaggio al nostro territorio e in particolare all’Annunziata di Antonello da Messina esposta a palazzo Abatellis che si trova a pochi passi dalla “Galleria Popolare”.
Le creazioni di Lurù dagli acquarelli alle etichette ai manifesti
“Quando ero a Parigi- racconta Lurù- vedevo che tutto ruotava attorno alla Gioconda e ho pensato anche qui abbiamo una “Gioconda palermitana” è eccezionale Antonello da Messina e ovviamente a modo mio, la reinterpreto e alleggerisco la sua Annunziata. Ecco una caratteristica dei miei lavori è che tengo ad alleggerire, a togliere”.
Il disegno rimane comunque il protagonista e poi gli acquarelli liquidi, a inchiostro danno la giusta vivacità a cartoline, poster o etichette di vini di aziende locali come Costantino, la cui bottiglia racconta Lurù è arrivata al Vinitaly. Ma la voglia di sperimentarsi di Lurù si misura anche nelle illustrazioni nei tessuti o nei manifesti, un lavoro che si basa su tanto amore e passione, in grado di trasferire forti emozioni a chi lo fa ma anche a chi lo riceve attraverso una sua creazione.
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