World Press Photo 2019 è la mostra-concorso di fotogiornalismo, per la terza volta a Palermo, dal 6 Settembre al 6 Ottobre. Nuovo lo spazio espositivo che la ospita, Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba, sito in Via Vittorio Emanuele n.382. World Press Photo espone la cruda bellezza della realtà dei nostri giorni, parlando di ambiente, immigrazione, storie di attualità e tanto altro.
Fondazione World Press Photo
Il punto di partenza è Amsterdam, città nella quale nasce la Fondazione World Press Photo. Organizzazione indipendente e no profit, impegnata nella tutela della libertà di informazione, di inchiesta e di espressione, promuove il fotogiornalismo di qualità. Il concorso, che vede la partecipazione dei fotografi delle maggiori testate editoriali mondiali (The Guardian, The New York Times, Le Monde), è indetto ogni anno e tocca cento città e quarantacinque paesi. Varie le categorie tematiche proposte: Storie di attualità, Ambiente, Notizie generali, Progetti a lunga durata, Natura, Ritratti, Sports. Non solo mostra, non solo concorso ma anche mezzo di confronto tra fotografi e amanti del settore. All’interno della programmazione dell’evento, incontri gratuiti con fotogiornalisti di fama internazionale, pronti a mettere le proprie conoscenze a disposizione dei presenti.
La cruda bellezza della realtà a Palazzo Drago
Il colpo d’occhio iniziale, entrando nelle scuderie di Palazzo Drago, è di stupore davanti uno spazio culturale messo a disposizione per una mostra fotografica intensa. Si incomincia a guardare, vedere e osservare con estrema cura i soggetti ritratti, i particolari, non si lascia nulla al caso. Un’immagine ti segna più delle altre. Si passa da una sezione all’altra. La pantera, il fenicottero, i ritratti delle falleras e delle modelle con abiti rosa rincuorano, sollevano l’animo per un attimo. Dopo si ritorna alla riflessione, all’attualità ascoltata al telegiornale o letta in qualche articolo: immigrazione, povertà, droga e crisi umanitarie. Un bambino dorme su un materasso all’interno di una discarica, una famiglia scavalca la barriera di confine tra Messico e Stati Uniti, una bambina piange sul ciglio della strada mentre la madre viene perquisita oppure l’educazione patriottica sfocia nella formazione militare per bambini/e e ragazzi/e della Russia e degli USA.
Cosa rimane della cruda bellezza della realtà
E quindi, cosa rimane della cruda bellezza della realtà? Un posto: Palazzo Drago, che accoglie il visitatore. Un piacevolissimo ricordo: la stampa della fotografia che più ha lasciato il segno nell’animo del visitatore, in cambio di un like. Un’emozione: turbamento, stupore, gioia. Un desiderio: voglia di non rimanere indifferenti, di approfondire, di consapevolezza e di cambiamento. La cruda bellezza della realtà, dunque, come monito e spunto di riflessione.