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CIBO

Iris palermitana: elogio al “monumento”

Iris Fritta Con Ricotta

Iris palermitana. Metti un impasto, aggiungi una crema di ricotta di pecora e lavorala con del delizioso cioccolato. Signori, questo è un capolavoro! Pilastro, monumento! La lode è sincera, qui non si scherza. I palermitani lo sanno bene. Lei seduce, ammalia e si lascia mangiare per intero. Mai dividerla e se lo fate… è vero amore (oppure siete semplicemente e tristemente a dieta). Elogio, curiosità, un pizzico di ironia e ricetta del dolce più amato dai siciliani.

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Pasta lievitata fritta, ricotta, zucchero e cioccolato: ecco gli ingredienti della iris palermitana

Iris palermitana, storia e curiosità

Come glielo spieghi a un turista che “a Palermo si dice colazione e si legge Iris con ricotta”? Lui magari mangia wurstel o uova strapazzate. Mischinu. La conosce la crema di ricotta e lo sposalizio con il cioccolato? Glielo avete spiegato che le iris palermitane sono dei capolavori? Conosce la storia di quel genio che l’ha inventata? Si chiamava Antonio Lo Verso e non ho ancora capito perché non sono stati eretti monumenti e strade in suo nome. Lo Verso era un noto pasticciere palermitano e nel 1901, per omaggiare la prima dell’attesissima Iris di Pietro Mascagni (quello di Cavalleria Rusticana per intenderci) al Teatro Massimo, presentò questo dolce palermitano.

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Iris palermitana, capolavoro culinario – fonte immagine facebook

Pasta lievitata fritta, crema di ricotta, zucchero e cioccolato. Giubilo, bandiere festanti e un grandissimo trionfo (sì, anche per Mascagni). L’opera fu rappresentata in 14 applaudite repliche e si racconta che Lo Verso assistette a tutte quante. La sua pasticceria in via Roma 148 divenne un punto di riferimento per la colazione dei palermitani. Il “monumento” venne replicato in tutte le pasticcerie dell’isola.

Due piccole curiosità:  Per i palermitani è “inis” e una volta veniva preparata utilizzando la brioche del giorno che veniva accuratamente svuotata e riempita di ricotta passata in acqua e farina e poi fritta.

Ricetta

La pasta: prendete 250 grammi di farina 00 e unite 250 di farina manitoba. Aggiungete 50 grammi di zucchero e 2 uova. Sciogliete il lievito di birra (15 gr.) con 150 ml di latte tiepido e inserite nel composto. 80 grammi di burro e Sale q.b., create un panetto, coprite con un panno e fate lievitare per un paio di ore.

Il ripieno: prendete 500 gr di ricotta, fatela sgocciolare e mescolate in una terrina con 200 gr di zucchero, mezza busta di vanillina e 100 gr di gocce di cioccolato. Se la volete meno dolce diminuite lo zucchero.

Stendete l’impasto, create dei dischetti spessi 1 cm e del diametro di 6 cm circa. Mettete al centro la ricotta precedentemente preparata, chiudete e formate delle palline. Fate lievitare per un’altra ora.

Per la panatura e la frittura: due uova, pangrattato, un pizzico di sale e olio per friggere. Sbattete due uova, aggiungete un pizzico di sale e passate le iris nel composto. Subito dopo passate nel pangrattato e friggete in abbondate olio caldo. Buon appetito!

Iris palermitana: elogio al “monumento” ultima modifica: 2022-05-04T10:30:00+02:00 da Cristina Gatto

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Julieta B. Mollo

Che bontà!

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