Un prezioso e ricco patrimonio custodito al Museo delle Maioliche, a pochi passi da piazza Rivoluzione. Sono quasi 5000 gli esemplari di mattonelle in maiolica italiane che abbracciano il periodo dal XV al XIX secolo disposte nelle otto sale del seicentesco Palazzo Torre Pirajno.
Dalla passione di un collezionista al Museo delle Maioliche “Stanza del Genio”
Questo Palazzo, originariamente appartenuto ai Fernandez di Valdes, poi ad i Torre – Benso Principi della Torre nel XVIII secolo e successivamente ad i Pirajno, è stato agli inizi del XX secolo suddiviso in più unità abitative. Solo negli ultimi anni gli attuali proprietari ,che lo abitano, sono riusciti ad acquistare e riunire altre unità immobiliari che anticamente facevano parte dell’originario piano nobile ripristinando l’aspetto settecentesco. L’immenso patrimonio artistico delle mattonelle è stato invece valorizzato da quello che è divenuto il Museo delle Maioliche “Stanza del Genio” di via Garibaldi, 11.
Ideatore di questo progetto di conservazione e fruizione è stato Pio Mellina, collezionista e funzionario dell’Ateneo palermitano, con l’associazione culturale Stanze al Genio. Questa è nata nel marzo 2008. Suoi compagni di viaggio Antonio Perna, titolare dell’omonima Cartoleria storica e Davide Sansone restauratore professionista e responsabile del restauro dei luoghi. Negli anni successivi si è aggiunto Claudio Iannelli che si occupa dell’organizzazione degli eventi, delle visite guidate e delle attività esterne.
Riprendono le visite notturne al Museo
E a proposito di visite sarà possibile per tutti gli appassionati accedere anche nelle ore serali al Museo. Un percorso che oltre all’impegno di Mellina vede anche quello della cooperativa turistica Terradamare di Palermo. Di norma la casa Museo è aperta dal martedì al venerdì dalle ore 16,00 alle ore 18,00. Mentre il sabato e la domenica dalle ore 10,00 alle 12 con visite programmate ogni 40 minuti. Chi varcherà la soglia di questa dimora privata potrà ammirare collezioni di maioliche soprattutto siciliane che quest’anno hanno ricevuto un incremento nel numero.
La collezione principale è costituita da mattonelle maiolicate siciliane e campane utilizzate come pavimenti e rivestimenti dalla classe nobile o presenti nel mondo religioso e realizzate tra il XV ed il XX secolo . Questa esposizione è una tra le più grandi collezioni aperte al pubblico in tutta Europa. ed è stata suddivisa in base all’epoca ed alla provenienza geografica. Alla collezione sono stati aggiunti 600 nuovi pezzi storici. Si tratta di maioliche di Caltagirone, con pezzi del ‘500 e del ‘600; di Napoli, con nuovi bellissimi pezzi del ‘700; Palermo, Sciacca e Collesano.
Le otto sale del Museo delle Maioliche “Stanza del Genio”
Nuovi spazi si aggiungono alle già otto sale del Museo. Queste identificabili con dei nomi. Il visitatore potrà percorrere la Sala di Ingresso dove sulle pareti troviamo le mattonelle maiolicate di Napoli e Vietri sul Mare in provincia di Salerno di epoca ottocentesca e primo novecento. Non si potrà non rimanere colpiti dai decori a soffitto e per il pavimento maiolicato rosa e nero di metà XIX secolo napoletano, tratti distintivi della Sala Neoclassica. Successivamente si passa alla Sala dei Fiori. denominata per le decorazioni floreali a soffitto questa sala presenta un pavimento in cemento decorato di fine XIX secolo.
Diverse maioliche raccontano la Sicilia
Un colpo d’occhio per il visitatore i colori verde ramina, Giallo Ferraccia, blu e manganese ricollegabili a Burgio, in provincia di Agrigento. E poi un omaggio a Santo Stefano di Camastra con la Sala dei Vasi. Cosi denominata per il soffitto decorato con vasi a monocromo. Questa sala contiene pavimenti e mattonelle delle seconda metà 800 siciliani del paese in provincia di Messina. Procedendo in ordine si potrà ammirare il “Passetto” con mattonelle singole ottocentesche di Mistretta. E poi via nella Sala delle Rose. Chiamata così per le decorazioni a lambris e fasce di rose, questa sala contiene mattonelle e pavimenti di produzione palermitana dal XVI al XVIII secolo.
Omaggio a Palermo nella Sala Liberty
Di particolare pregio la presenza di un pannello di fine XVII secolo raffigurante il Castello di San Nicola l’Arena all’interno di una ghirlanda di foglie e con gli uccelli del paradiso attribuito al ceramista Gurrello. All’interno della sala una collezione di scatole di latta e giocattoli dei primi anni del 900. Infine per via dei suoi decori al soffitto si giunge nella Sala Liberty. Questa contiene mattonelle e pavimenti di produzione siciliana dal XV al XX secolo. Molto rare le mattonelle del XV – XVI – XVII secolo di Caltagirone, Sciacca . All’interno della sala sono presenti anche mattonelle del XX secolo Palermitane.
Il culto per il collezionismo e i nuovi allestimenti
Nel Museo, sempre nella Sala Liberty sono custoditi anche oggetti di cancelleria d’epoca. In particolare bottiglie di inchiostro, scatole di pennini, calamai e scatole di matita che provengono dalla Cartoleria Perna di via Roma, negozio storico tutt’ora esistente. Oltre alle classiche Sale, sono stati aggiunti altri spazi proprio per donare qualcosa di nuovo al visitatore. Si tratta ad esempio della cucina in cui sono esposte antiche formelle in terracotta utilizzate per realizzare dolci nel XVII e XVIII secolo.
Un grande patrimonio interamente rinnovato negli spazi ma autentico nelle collezioni di queste maioliche che raccontano Palermo, la Sicilia e non solo. Tanta bellezza immersa e racchiusa in altra bellezza in questa dimora, ancora abitata, nel cuore del quartiere Kalsa.
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Sono Hannah, una base dell’esercito degli Stati Uniti in Iraq, mi piacerebbe collaborare con te, per favore rispondimi visualizza la mia e-mail ([email protected]) se sei pronto a collaborare con me, ti spiegherò a te nella mia email con alcune delle mie foto per conoscermi meglio, aspetterò una tua risposta alla mia email personale.