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CULTURA PASSEGGIANDO

Il Giardino Inglese e la Villa Falcone Morvillo

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Finalmente si può tornare, su prenotazione, a frequentare le Ville e i Giardini comunali. Il Comune di Palermo tramite il proprio sito permette di scegliere, tra l’elenco messo a disposizione, luogo, orario e giorno della visita. L’accesso è garantito a massimo cinque persone, uno/due adulti e uno/quattro bambini. Il primo luogo che ho deciso di visitare è il Giardino Inglese, o meglio Giardino Piersanti Mattarella. Chiusa la Villa Falcone Morvillo, in precedenza Parterre Garibaldi, che ne costituiva parte integrante e attuale corner riservato ai cani e ai loro padroni. Doverosa, dunque, una panoramica sulla storia e sulla bellezza di due tra i luoghi più scelti dalle famiglie della nostra città: il Giardino Inglese e la Villa Falcone Morvillo.

Creazione del Giardino

Nel 1848, dopo i moti rivoluzionari antiborbonici, insediato un governo “provvisorio” con a capo Ruggero Settimo, viene costruita la via Libertà, chiamata Strada della Libertà, e realizzato un Giardino all’inglese. L’attuazione del progetto viene eseguita dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile, tra il 1850 ed il 1853. Il Giardino viene diviso dalla strada in due parti: il parterre (delimitato da via Libertà e via Marchese Ugo) e il bosco (tra via Libertà e via Generale Carlo Alberto dalla Chiesa). La moda dell’epoca esigeva un’idea di “natura incontaminata”, non alterata dalla mano dell’uomo. Segue le forme irregolari del terreno. Percorsi e viali si snodavano tra sette collinette, esistenti o realizzate appositamente, tra avvallamenti, conche, corsi d’acqua. Le piante provenienti da tutto il mondo vengono disposte secondo un sistema legato alla loro fioritura, in modo da avere sempre varietà in fiore.

Giardino Piersanti Mattarella
Particolare del Giardino Piersanti Mattarella – Ph. Eleonora Di Trapani

All’interno del giardino

Quattro gli ingressi, uno per punto cardinale: via Libertà, via Duca della Verdura, via delle Croci, via Generale dalla Chiesa. All’interno del giardino sono sistemati busti in marmo, sculture in bronzo e il monumento ai caduti, opere dei migliori scultori siciliani del XIX-XX secolo.

Nell’area centrale si trova il Castello saraceno, padiglione neo-moresco, chiuso da vetrate decorate, oggi vago ricordo perché vandalizzate. Al suo interno il gruppo dei Canaris, opera marmorea di Benedetto Civiletti, ritraente due marinai su una barca. Vicino l’ingresso di Via Duca della Verdura, è ancora presente, seppur in pessime condizioni, una serra liberty in vetro e ferro battuto. In realtà alcuni vetri sono stati sostituiti dal plexiglass e le scritte spray sporcano il resto della struttura. Sotto il piccolo ponte vicino la fontana centrale con le statue dei bambini che giocano c’è tanta sporcizia e un odore intenso. L’acqua delle fontane è torbida e piena di detriti.

Anatra
Anatre nella fontana – Ph. Eleonora Di Trapani

Il Giardino Inglese è molto di più

Uno dei punti di riferimento del giardino è il ficus con la sua chioma che garantisce ombra e frescura, attorno al quale si concentrano i bambini. A loro è dedicata l’area giochi che si affaccia sull’ingresso di via delle Croci. Ultima nota è l’assenza dei bagni pubblici. Nonostante queste pecche, il fascino del Giardino Inglese, continuo a chiamarlo così anche perché molti palermitani lo identificano ancora con questo nome, è immutato. Inoltre, come ha detto una persona a me cara, il Giardino Inglese è molto di più! Ricordi, sensazioni, odori, senso di famiglia. Infine, uno dei punti nodali è la pista di pattinaggio (Pattinodromo), alla quale si appoggiano varie associazioni sportive di Hockey e pattinaggio per corsi di avviamento e primi passi.

Villa Falcone Morvillo
Particolare della Villa Falcone Morvillo – Ph Eleonora Di Trapani

Villa Falcone Morvillo

La Villa Falcone Morvillo, anticamente nominata Parterre Garibaldi, ha un andamento più regolare, una fontana centrale e aiuole intorno. Descrive un semicerchio e vicino la via Marchese Ugo è adibito a boschetto. Un’area verde ricca di statue che ricordano momenti dell’epoca garibaldina in Sicilia. Nel 1891, in occasione dell’Esposizione Nazionale, la fontana del Parterre viene sostituita con il monumento equestre di Garibaldi. Scolpito da Vincenzo Ragusa, è arricchito da due rilievi: lo sbarco a Marsala e La battaglia al ponte dell’Ammiraglio. Ai piedi il Leone in bronzo che simbolicamente spezza le catene della tirannia borbonica. La Villa, che risulta ben curata, nonostante necessiti dei lavori di manutenzione, risulta un angolo piacevole in cui trascorrere qualche momento senza folla. Normalmente accoglie i cani e i loro padroni.

Il Giardino Inglese tra I Luoghi del Cuore

È iniziata la decima edizione del censimento I Luoghi del Cuore. Campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano). Il progetto permette ai cittadini di segnalare, attraverso un censimento biennale, i luoghi da non dimenticare. Dopo la rilevazione, il FAI sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti. Tra questi troviamo proprio il Giardino Inglese. Sarà possibile votare fino al 15 dicembre e la classifica definitiva verrà pubblicata a febbraio 2021.

Il Giardino Inglese e la Villa Falcone Morvillo ultima modifica: 2020-05-12T18:31:27+02:00 da Eleonora Di Trapani

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