Amelia Pinto: voce lirica proveniente da Palermo – itPalermo

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MEMORIA PERSONAGGI

Amelia Pinto: voce lirica proveniente da Palermo

Amelia Pinto, soprano proveniente da Palermo Fonte Wikipedia Pinto Tosca.jpg

Amelia Pinto, soprano proveniente da Palermo Fonte Wikipedia Pinto Tosca.jpg

Un’altra donna originaria del capoluogo siciliano che in vita ha acquisito un certo spessore. Una voce temprata proveniente dalla Sicilia, come quelle di Giuseppina Gargano e Sara Scuderi. Amelia Pinto è stata un soprano, genere lirico drammatico, che ha varcato i teatri nazionali e internazionali. Con la sua voce ha condotto spettatori e spettatrici in un’altra atmosfera.

L’andamento della sua vita

Amelia Pinto nasce a Palermo il 21 gennaio 1876 da una famiglia borghese. Il padre Giuseppe, maestro di scherma, è stato un grande appassionato di musica; la madre Francesca Mancuso ha avuto uno spiccato timbro da soprano. Pertanto la famiglia è stata il terreno fertile affinché siano emerse le doti canore. Amelia segue le lezioni di piano con Francesco Arcieri e a 21 anni entra nel Conservatorio di san Pietro a Majella di Napoli. Nel 1898 la famiglia la iscrive al liceo musicale di santa Cecilia a Roma. Qui segue le lezioni di Zaira Cortini Falchi, insegnante mezzosoprano che ha compreso le doti canore di Amelia Pinto, dalle tonalità drammatiche.

Il debutto avviene il 29 dicembre 1899 al Teatro Grande di Brescia, recintando nella Gioconda di Amilcare Ponchielli, manifestando davanti al pubblico, per la prima volta, la sua attitudine di soprano drammatico. A questa esibizione ne seguono tante altre, che portano Amelia Pinto a dispiegare la sua vocazione in tutto il mondo. Brescia, Milano, Buenos Aires, Santiago, Ravenna, Lisbona, Bologna, Roma, Parigi, sono le città in cui la lirica palermitana si è manifestata. A queste si aggiungono delle tournée in Argentina e in Egitto. tra le opere in cui la donna si è esibita occorre ricordare Tosca, Tristano e Isotta, Parsifa, Otello, Don Giovanni.

Componimento lirico cantato da Amelia Pinto

Amelia Pinto: le doti canore

La sua voce è stata rigogliosa, dal temperamento acceso, in grado di passare da uno slancio all’altro, pure dal più acuto al più grave e viceversa. Ella pertanto ha avuto il soprannome soprano Falcon, da Marie-Cornelie Falcon, soprano francese, per il suo timbro tanto drammatico quanto deciso. Nelle figure che ha incarnato spicca la loro imponenza; da ricordare pure il suo contributo alla diffusione del teatro lirico di Wagner in Italia.

Amelia Pinto instaura una relazione sentimentale con Nino Contino che la nomina, dopo la morte della sorella Rosa, sua erede universale. Questa è stata sposata con Franco, fratello di Andrea. I suoi figli sono Filippo e Rosa Isotta (morta nel 1917, a soli sei anni) e Giuseppe, nato nello stesso anno. L’ultima esibizione in pubblico di Amelia è avvenuta il 1° agosto 1936, alla cattedrale di Messina. Un evento in memoria di Riccardo Casalina, compositore morto a causa del terremoto del 1908.

La lirica palermitana muore nella città natia, trascorrendovi gli ultimi anni di vita, il 21 giugno 1946, dopo una lunga malattia. Ella ha fatto incidere la sua voce tre volte, per due case discografiche di Milano. Su Amelia Pinto si è detto che presenta una voce calda e robusta, per la simpatia del timbro, per il temperamento drammatico e appassionato, per l’intonazione perfetta, ma soprattutto per l’intelligenza musicale non comune.

Amelia Pinto: voce lirica proveniente da Palermo ultima modifica: 2022-10-12T09:47:46+02:00 da Angela Strano

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