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Al via i tour virtuali di Villa Zito e Palazzo Branciforte

Villa Zito

Tour virtuali per Palazzo Branciforte e Villa Zito. Potranno essere visitati online i due gioielli architettonici palermitani, da anni di proprietà alla Fondazione Sicilia che ne ha curato e salvaguardato il patrimonio. La storia di questi palazzi gentilizi affonda le radici in epoche molto lontane.

Un po’ di storia di Palazzo Branciforte

Si parla del XVII secolo per quanto riguarda il palazzo di Largo Gae Aulenti. La dimora originariamente ospitava la famiglia di Nicolò Placido Branciforte Lanza, conte di Raccuja. Poi venne acquistata da Giuseppe Branciforte, principe di Pietraperzia. Era una delle dimore patrizie più sontuose della città. Dopo una serie di passaggi storici il 30 dicembre 2005, Palazzo Branciforte venne infine acquisito dalla Fondazione Banco di Sicilia.Nel maggio 2012 il Palazzo, completamente restaurato è stato riaperto al pubblico diventando un importante polo culturale.

Villa Zito incastonata nella centralissima via Libertà

Mentre per Villa Zito si dice che prenda il nome da uno degli ultimi proprietari della dimora, il commerciante di agrumi Francesco Zito Scalici, che acquistò l’edificio nel 1909. Anche qui dopo una serie di tappe storiche la Fondazione l’ha acquistata nel dicembre del 2005 affidando la restaurazione all’architetto Corrado Anselmi. La novità di quest’anno è che sarà accorciata, grazie alla tecnologia, la distanza tra Cultura e visitatore.

Infatti adesso vi sarà la possibilità di poter ammirare la bellezza del patrimonio di entrambe le strutture attraverso dei tour virtuali. In particolare all’interno di Palazzo Branciforte ( che comprende anche un Auditorium e una Biblioteca con i  40.000 volumi della Fondazione) sarà  possibile ammirare nello spazio espositivo le collezioni archeologica, numismatica, filatelica, le maioliche, le sculture e gli affreschi su pannello. A Villa Zito sono conservate le collezioni di dipinti, le stampe e i disegni.

I musei della Fondazione Sicilia visibili a distanza

I due siti culturali si sono dotati di virtual tour realizzati dalla Concept Design Area di Civita, la società che cura anche gli altri servizi museali dei due Palazzi. “Questi mesi ci hanno dimostrato la necessità di affiancare il mondo virtuale a quello reale. I virtual tour dei nostri siti – commenta Raffaele Bonsignore, Presidente di Fondazione Sicilia – si arricchiscono di interventi d’ eccezione. Reale e virtuale si affiancano, senza sostituirsi”.

Il viaggio virtuale, come accedere al servizio

 Agli utenti basterà davvero poco per iniziare questo viaggio virtuale. Potranno infatti collegarsi ai due siti istituzionali, www.palazzobranciforte.it e www.villazito.it, due web app fruibili sia da dispositivi mobili che da computer, realizzate con immagini a 360° gradi in alta risoluzione e navigabilità fluida, consentono di conoscere le collezioni attraversando virtualmente le sale espositive e apprezzando allo stesso tempo la bellezza dei due edifici.

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Biblioteca di palazzo Branciforte- Foto Ufficio stampa Civita Sicilia

Il patrimonio culturale custodito a Palazzo Branciforte

Sono numerosi i reperti archeologici e storici custoditi a Palazzo Branciforte. Un viaggio che condurrà il visitatore dal mondo dell’archeologia a quello della numismatica , delle maioliche ma anche ad esempio degli affreschi. La collezione archeologica comprende oltre 4.700 reperti, tra vasi preistorici, ceramiche di vario tipo. Ma vi sono anche terrecotte architettoniche e votive, bronzi, vetri, avori.

Preziosa anche la collezione di  monete siciliane che rappresentano la testimonianza della continuità della coniazione in Sicilia, dagli Aragonesi fino ai Borboni. Mentre  la collezione filatelica comprende rari documenti postali, fra cui spiccano le prime emissioni di francobolli del Regno delle Due Sicilie, che ebbero regolare corso dal 1858 per il Regno di Napoli e dal 1° gennaio del 1859 per il Regno di Sicilia. E poi ancora sono presenti 55 sculture che richiamano artisti del calibro di  i

 Pasquale e Benedetto Civiletti, di Antonio Ugo, di Ettore Cumbo, di Jaroslav Horejc, di Giacomo Manzù, di Edouard Drouot e di molti altri autori, oltre a marmi, cere e terrecotte. Nel ricco patrimonio presenti anche otto affreschi su pannello dell’artista seicentesco Gaspard Dughet. Infine vi sono anche delle maioliche che abbracciano un periodo che si estende tra il Quattrocento e il Settecento prodotte da fornaci sia italiane che europee ed orientali. Ma la ricchezza di questo patrimonio artistico vede un’altra protagonista, Villa Zito,  con la sua pinacoteca inaugurata il 20 giugno del 2015 dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La pinacoteca di Villa Zito

 La grande pinacoteca si estende su circa mille metri quadrati di sale espositive disposte su tre piani. Qui vi sono esposte più di trecento opere, che vanno dal Seicento al Novecento. Dai grandi maestri del ‘600, come Mattia Presti e Salvator Rosa, ai paesaggisti siciliani dell’Ottocento, come Francesco Lojacono, Antonino Leto, Michele Catti. I visitatori virtuali e non, potranno ammirare anche le stampe e una bellissima collezione di disegni. La collezione è composta da un corpus comprendente un migliaio di incisioni, xilografie, acqueforti, litografie, acquerelli e tempere e da oltre cinquemila stampe contenute in libri e atlanti.

Di grande rilevanza è la raccolta di carte geografiche della Sicilia, che ricostruisce l’evoluzione storica del disegno cartografico dal XVI al XVIII secolo. Tante bellezze da poter ammirare dopo la riapertura dei Musei avvenuta il 19 giugno( dopo il periodo di lockdown) e che si servirà di voci narranti e interventi di studiosi, archeologi, storici, pronti a raccontare tutti gli aspetti inediti e meno conosciuti dei Palazzi.

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Pinacoteca di Villa Zito- Foto Ufficio Stampa Civita Sicilia

Voci di studiosi e archeologi accompagneranno la visita virtuale

Per Palazzo Branciforte è Sergio Troisi a raccontare la storia, il restauro e il Monte dei Pegni di Santa Rosalia dove lo stesso Troisi anni fa curò una mostra di Christian Boltanski. Mentre Francesca Spatafora racconta la collezione archeologica e Mimmo Cuticchio la collezione di Pupi Storici della sua famiglia conservata nel Palazzo. Lo stesso Troisi insieme a Claudio Gulli racconteranno alcune opere custodite a Villa Zito come i paesaggi di Francesco Lojacono, le opere futuriste di Pippo Rizzo e i dipinti di Mattia Preti.

Le porte dei Palazzi aperte ai cittadini

Per coloro che invece volessero passare una giornata diversa e di presenza all’interno di questi due “gioielli” palermitani potranno farlo anche nei giorni di sabato e domenica, sino al 29 agosto. A causa del Covid sono comunque previsti degli ingressi contingentati nei due siti. A Palazzo Branciforte è prevista una visita accompagnata ogni ora (per un gruppo max 12 persone) sempre su prenotazione. Saranno accessibili tulle le collezioni e il Monte di Santa Rosalia. Mentre a Villa Zito potranno accedere 27 persone ogni 60 minuti.

Al via i tour virtuali di Villa Zito e Palazzo Branciforte ultima modifica: 2021-07-12T09:00:00+02:00 da Ambra Drago

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